La traduction française de cet article est disponible au bas de la page
Continuiamo con il racconto degli interventi tenuti durante la conferenza Fare Impresa – Entreprende en France che si è tenuta lo scorso ottobre a Parigi in collaborazione con IEP e Bocconi Alumni Paris.
Vi abbiamo già parlato di quali aspetti importanti considerare preventivamente nell’articolo con l’intervento di Gerardo Serio.
L’intervento che vorremmo presentarvi oggi è quello di Aurora Visentin che ci ha parlato delle tappe fondamentali da seguire per aprire un’azienda in Francia e quali sono i fattori ai quali prestare particolare attenzione. Partiamo però come prima cosa da come iniziare con il primo importante passo, distaccare un dipendente per iniziare il disbrigo delle prime pratiche.
I consigli per iniziare in distaccamento dei dipendenti in Francia
Un primo importante consiglio per iniziare è inviare qualcuno nel Paese, di solito venditori, dipendenti che possono iniziare a svilupparsi, senza creare una sede permanente in Francia.
Un aspetto che si tende spesso a sottovalutare è la redazione di un contratto di lavoro scritto. La regolamentazione scritta è sempre consigliata, anche se non è obbligatoria, perché si applicano le norme del diritto del lavoro francese e si può derogare ad alcune regole e inserire clausole più vantaggiose per il datore di lavoro.
Prima di procedere all’invio del dipendente sul territorio francese, è necessario dichiararlo su un apposito sito web per dimostrare che il dipendente è residente in Francia ed è necessario nominare un rappresentante legale in Francia, ad esempio un avvocato, che faccia da tramite con l’ispettorato del lavoro o la polizia.
Tutti i documenti redatti con il dipendente devono essere a disposizione (in francese) delle autorità locali. Il dipendente distaccato non deve firmare alcun contratto: tutto deve essere fatto attraverso la società madre senza che si applichi la tassazione francese e la società sia considerata una stabile organizzazione.
Per concludere l’iter di distaccamento del dipendente è necessario esaminare l’attività principale per individuare il contratto collettivo applicabile che stabilirà la retribuzione e l’orario di lavoro: qualsiasi deroga deve essere prevista nel contratto.
Quali sono le condizioni lavorative standard in Francia?
- L’orario di lavoro massimo giornaliero è di 10 ore (salvo casi particolari, ad esempio la ristorazione, 12 ore), 48 ore in una settimana (sono possibili eccezioni fino a 60 ore).
- Gli straordinari sono pari al +25% della tariffa oraria tra la 36esima e la 44esima ora, +50% oltre.
- Si dovranno garantire 11 ore tra un giorno e l’altro e 1 giorno a settimana di riposo, normalmente la domenica.
Le principali forme societarie in Francia
Un secondo passaggio fondamentale è definire la forma societaria in base alle caratteristiche più adatte alle proprie. In Francia le forme più diffuse sono:
- SARL: permette una certa libertà di scelta nel modello organizzativo anche se è regolamentata dal codice commerciale, il capitale sociale minimo è di 1€.
- SAS: consiglio spesso, se è possibile nel caso concreto, di scegliere questa forma societaria, più flessibile nelle modalità organizzative e più elastica: il codice commerciale prevede l’esistenza di un Presidente e ne stabilisce le responsabilità, il resto è definito nello statuto, il capitale sociale minimo è di 1€.
- SA : regolata dal codice commerciale, capitale sociale min è 37K €.
Quali sono le tappe da seguire per aprire un’azienda in Francia?
Per aprire correttamente la propria impresa in Francia possiamo immaginare questo iter ideale:
- Scegliere la forma societaria più adatta in base all’attività principale,
- Scegliere il nome per verificarne la disponibilità,
- Scegliere la sede, ci sono società che sono domiciliate in uffici di domiciliazione in attesa di scegliere la sede definitiva, l’importanza è avere un indirizzo dedicato.
- Scegliere i gestori (e definire come suddividere le responsabilità).
- Aprire un conto corrente per poter registrare la società presso il centro di formalità commerciali (che manterrà il collegamento con le organizzazioni: tasse, URSSAF, ecc.). Richiede parecchio tempo, vi consiglio di farlo come prima cosa.
- Redigere l’atto costitutivo. Questi possono essere firmati solo dopo che il capitale sociale è stato versato su un conto bancario bloccato per la registrazione della società e la banca ha rilasciato un certificato di deposito dei fondi. La registrazione di una società è ora possibile in pochi clic, presentando una versione scannerizzata dei documenti legali firmati.
Dopo tutti questi passaggi si ottiene il KBIS, la carta d’identità della società. È l’unico documento ufficiale e legale che dimostra l’esistenza legale di un’impresa.

Note sull’autrice dell’intervento che ringraziamo per il materiale messo a disposizione:
Aurora Visentin è un avvocato italiano esperto in diritto del lavoro.
Le sue sedi lavorative sono a Parigi e Milano, è specializzata nell’assistenza di imprese francesi ed italiane negli aspetti giuslavoristici delle loro operazioni in Francia ed in Italia.
Ha un’esperienza decennale nella redazione di contratti di lavoro, nell’accompagnamento delle società nelle procedure di licenziamento collettivo, nelle ristrutturazione e nei trasferimenti d’azienda.
🇫🇷 Les étapes à suivre pour ouvrir sa propre entreprise en France – un extrait de l’événement « Entrepende en France »
Nous poursuivons le compte-rendu des interventions de la conférence Fare Impresa – Entreprende en France qui s’est tenue en octobre dernier à Paris en collaboration avec l’IEP et Bocconi Alumni Paris
Nous vous avons déjà indiqué les aspects importants à prendre en compte à l’avance dans l’article avec Gerardo Serio.
L’intervention que nous souhaitons vous présenter aujourd’hui est celle d’Aurora Visentin, qui nous a parlé des étapes fondamentales à suivre pour ouvrir une entreprise en France et des facteurs auxquels il faut prêter une attention particulière.
Conseils pour démarrer le détachement de salariés en France
Un premier conseil important pour démarrer est d’envoyer quelqu’un dans le pays, généralement des vendeurs, des employés qui peuvent commencer à se développer, sans pour autant créer un établissement permanent en France.
Un aspect souvent sous-estimé est la rédaction d’un contrat de travail écrit. Un règlement écrit est toujours recommandé, même s’il n’est pas obligatoire, car les règles du droit du travail français s’appliquent et il est possible de déroger à certaines règles et d’insérer des clauses plus avantageuses pour l’employeur.
Avant d’envoyer le salarié sur le territoire français, il est nécessaire de le déclarer sur un site web afin de prouver que le salarié réside en France, et il est nécessaire de désigner un représentant légal en France, tel qu’un avocat, pour assurer la liaison avec l’inspection du travail ou la police.
Tous les documents établis avec le salarié doivent être mis à la disposition des autorités locales (en français). Le salarié détaché ne doit signer aucun contrat : tout doit se faire par l’intermédiaire de la société mère, sans imposition française, et la société est considérée comme un établissement stable.
Pour conclure le processus de détachement du salarié, il est nécessaire d’examiner l’activité principale afin d’identifier la convention collective applicable qui déterminera la rémunération et le temps de travail : toute exception doit être prévue dans le contrat.
Quelles sont les conditions de travail normales en France?
- La durée maximale du travail quotidien est de 10 heures (sauf cas particuliers, par exemple restauration, 12 heures), 48 heures par semaine (des dérogations sont possibles jusqu’à 60 heures).
- Les heures supplémentaires sont majorées de 25 % du taux horaire entre la 36e et la 44e heure, et de 50 % au-delà.
- 11 heures doivent être garanties entre chaque jour et 1 jour de congé par semaine, normalement le dimanche.
Les principales formes de sociétés en France
Une deuxième étape fondamentale consiste à définir la forme de la société en fonction des caractéristiques les mieux adaptées à la sienne. En France, les formes les plus courantes sont
- SARL : permet une certaine liberté de choix dans le modèle d’organisation même si elle est réglementée par le code du commerce, le capital social minimum est de 1€.
- SAS : je recommande souvent, si c’est possible dans le cas concret, de choisir cette forme de société, plus souple dans ses modalités d’organisation et plus élastique : le code de commerce prévoit l’existence d’un président et fixe ses responsabilités, le reste est défini dans les statuts, le capital social minimum est de 1€.
- SA : régie par le code de commerce, le capital social minimum est de 37K €.
Quelles sont les étapes à suivre pour ouvrir une entreprise en France ?
Pour ouvrir correctement votre entreprise en France, nous pouvons imaginer cette procédure idéale :
- Choisir la forme de société la plus adaptée en fonction de l’activité principale,
- Choisir le nom pour vérifier sa disponibilité,
- Choisir le lieu d’implantation, il existe des entreprises qui sont domiciliées dans des bureaux de domiciliation en attendant de choisir le lieu d’implantation définitif, l’important est d’avoir une adresse dédiée.
- Choisir les dirigeants (et définir comment répartir les responsabilités).
- Ouvrir un compte courant afin d’enregistrer l’entreprise auprès du centre de formalités commerciales (qui assurera le lien avec les organismes : impôts, URSSAF, etc.) Je vous conseille de commencer par ce point, car c’est la partie la plus chronophage.
- Rédiger les statuts. Ceux-ci ne peuvent être signés qu’après que le capital social a été versé sur un compte bancaire bloqué pour l’immatriculation de la société et que la banque a délivré une attestation de dépôt de fonds. L’enregistrement d’une société est désormais possible en quelques clics en soumettant une version scannée des documents juridiques signés.
Après toutes ces démarches, vous obtenez le KBIS, la carte d’identité de l’entreprise. C’est le seul document officiel et légal qui prouve l’existence juridique d’une entreprise.

Notes sur l’auteur du discours, que nous remercions pour le matériel mis à disposition :
Aurora Visentin est une avocate italienne spécialisée dans le droit du travail.
Elle est basée à Paris et à Milan et se spécialise dans l’assistance aux entreprises françaises et italiennes en matière de droit du travail dans le cadre de leurs activités en France et en Italie.
Elle a des dizaines d’années d’expérience dans la rédaction de contrats de travail, l’accompagnement des entreprises dans les procédures de licenciement collectif, les restructurations et les transferts d’entrepris.